Julien Freund, La guerra nelle società moderne, a cura di Alessandro Campi
Marco Editore, Lungro di Cosenza, 2207, pp. 120
ISBN 88-88897-18-6
La politica implica la lotta e il conflitto, che in casi estremi possono degenerare in scontro armato. Questo l'assunto da cui parte Julien Freund nelle sue ricerche: non con l'intento di
giusitificare la guerra, ma con l'ambizione di
spiegarne in una chiave scientifica la natura e le dinamiche. La guerra è sempre uno scontro tra collettività organizzate: ha dunque una natura politica e pubblica, non è mai un fatto privato e individuale. E' un fenomeno sociale che può essere studiato con gli strumenti della sociologia, della scienza politica e della riflessione filosofica. Parlare della guerra come di una possibilità sempre incombente nella vita degli uomini non significa accettare una visione cupa o totalmente negativa della storia. Scopo della guerra, dice Freund, è in fondo la pace, che per essere duratura ed efficace non può che stabilirsi tra nemici politici che si riconoscono reciprocamente come tali.
Quella dello studioso francese è senza dubbio una lezione salutare, all'insegna del disincanto e della libertà individuale: un prezioso antidoto contro le nebbie prodotte dall'ideologia, dal moralismo e dall'ipocrisia.