Raymond Aron, Saggio sulla destra. Il conservatorismo nelle società industriali, a cura di Alessandro Campi

Guida, Napoli, 2006, pp. 142

ISBN 88-6042-140-3

Pubblicato nel 1957, qiuesto saggio di Raymond Aron dedicato al problematico rapporto tra destra e modernità (rimasto sino ad oggi largamente misconosciuto e per la prima volta proposto in lingua italiana) merita di essere letto in parallelo con la sua classica analisi sui miti politici della sinistra rivoluzionaria, contenuta nel volume L'oppio degli intellettuali, e più in generale con i suoi studi dedicati alla società industriale. Nei confronti della destra (considerata nelle sue diverse espressioni: reazionaria, liberale, conservatrice, rivoluzionaria) lo studioso francese utilizza l'approccio critico già applicato alle culture politiche della sinistra contemporanea: in che misura - si chiede Aron - queste diverse destre e le loro principali idee-guida ('autorità', 'gerarchia', 'tradizione', 'ordine', 'libertà') sono compatiibli con un'epoca storica segnata dall'affermarsi su larga scala del modello politico democratico-costituzionale, dalle aspettative diffuse tra le masse dall'industrialismo e dalla crisi delle ideologie? Ma il taglio del saggio non è soltanto demistificante. Convinto che la democrazia, per meglio funzionare, debba saper conciliare la libertà individuale con l0ordine sociale, l'innovazione economica con il rispetto per il passato e per la memoria storica, la proprietà privata con la giustizia sociale, l'eguaglianza delle opportunità con la valorizzazione dei talenti, Aron dedica una particolare attenzione alla tradizione e alle trasformazioni del conservatorismo. Ciò che egli sembra ausicare è una destra realista e concreta, razionale e modernizzatrice, nemica del fanatismo ideologico e dell'utopia, come tale sottratta al culto sterile del passato e capace finalmente di misurarsi con le sfide poste dal mondo moderno.